Tribunale di Milano: un ex imprenditore viene ammesso alla liquidazione del patrimonio in applicazione della legge 3/2012

Un nuovo caso di sovraindebitamento risolto grazie al nostro aiuto. Il debitore in questione era socio illimitatamente responsabile di una SNC cessata nel 2017 e aveva contratto debiti, personali e imprenditoriali, per 645.000 euro.

 

L’insostenibilità del debito, in gran parte derivante da investimenti sostenuti per avviare l’attività commerciale, si era manifestata a partire dal 2015 quando a causa della crisi economica generale e del commercio in particolare, il fatturato dell’attività si era più che dimezzato. Malgrado gli sforzi e l’impegno del debitore per cercare di riequilibrare la situazione, non è rimasta altra alternativa che chiudere l’azienda.

Grazie alla procedura di sovraindebitamento, mettendo a disposizione il suo esiguo patrimonio di circa 27.000 euro, composto da un piccolo immobile e due veicoli usati, il ricorrente ha potuto estinguere tutti i suoi debiti. Inoltre l’ex imprenditore, separato e disoccupato, non ha potuto mettere a disposizione una parte del proprio reddito futuro che, in ogni caso, avrebbe coperto solo in minima parte l’enorme debito accumulato.

Anche gli imprenditori possono quindi accedere alle procedure di sovraindebitamento a condizione che non ricorrano i presupposti di fallibilità previsti per legge. In questo caso essendo decorsi diversi anni dalla cancellazione dal registro imprese, sia la società che il socio illimitatamente responsabile non potevano essere assoggettati al fallimento. 

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